Libro Primo. 2,1 giouinettopcr la fua virtù fcelto da’ Corcirefi, qual Citta-Jdino fingolare, nella guerra di Troia. A collui confe-I gnarono la condotta delle lor naui ; ed egli allacommune Jafpettatione corrifpoiè con attioni tali, che Vlilfe parlan-1 done con Alcinoo,il comparaua a gli Ettori,e a gli Achil- li , il chiamaua inuincibile, e il facea cauià potillìma della rouina di Troia. Di quelle, e altre materie parlaua fouen-te con Vliilc Alcinoo, il quale, auuiftofi poi, che quello $1 Naufitaa era preiò,volontieri gliela conceffe in moglie, t fi celebrò lo fponfalitio in Corcira, con la magnificenza domita alRedcFeaci, e a Vlilfe, Principe potcntiiÌimo nella Grecia. E con ragione Vlilfc s’inuaghì di colei,che Jportaua il Iole nel viiò, e lume cccciTiuo nell'intelletto. Hauea ella appreiò le faenze fotto l’infegnamento di mol-I ti maeftri, Ira’ quali luannouerata Anagallide, perfetti^-1 fim3 grammatica, e inuentrice del giuoco della palla : di I cortei fanmentione Celio Rodigino,e Atteneo, benchc I la chiamino Agallide. Si confumarono le nozze, e poi I con la moglie, e con buona icorta di foldati Corcirefi ri- I tornando alla Patria, ricuperò quello, che nella fu a lontananza gli haucuano occupato 1 Proci, de* quali fece macello. Da tal racconto fi caua, che Naulìtaa era figlia di Alcinoo, non di Nafitoofuo Padre, il quale da Aritti, vnigenitadiTeièo, l'hauea generato. Ma in tanta con-! fulìone di tempi, e di nomi, chi può rintracciare la verità ? Noi vediamo, che il vero nelle colè, che fucccdono alla giornata, fi maÌcherada bugia; e ogni foglettodi nuoue, che vengono, contiene volumi di appalfionate menzogne. Poco doppo di Vliflè arriuò al promontorio di Cafopo in Corcira Eleno Troiano, che feguédo l’efem- pio