6z Della Hiftoria di Corfù. gl'infuriati cittadini, fé Nicoftrato non li haueflè fatto tra/portare a vn Ilòletta vicina> in cui loro iòmminiftraua jneceflàri alimenti. Ma i Lecedemoni, che s’erano ritirati per meglio prò-uederfi nella Morea, di nuouo a fauor de' Nobili com-paruero con cinquanta tre naui, cariche di ioldati, alla vifta delle quali , in vece di temere, corièro all armi que' di Corcira della fattion popolana, e montati fopra ieifanta legni fi moifero coraggiofi contro deglJinimici„ Volea Nicoftrato vfcir'egli primacon le galee Ateniefi, meglio pouifte, epiùefèrcitatenelle battaglie; mano’lpermi-lèrogl'infunati Corcirefi, i quali lenza ordine alcuno diedero dentro, e co' Lacedemoni fi mifchiarono. Fù tale la confusone, che alle volte Feaci con Feaci pugnauano, lènza conoicercd'elferepaefàni, e amici. Ioftimo, che per non perder tempo, lafciaflero a terra anche le iniègne, dalle quali fi poteflèro diicernere fra loro ; poiché quello , che narrano le ftorie, non farebbe fucceflò. Nicoftrato in tanto co' fuoi dodeci legni era alle mani con parte della contraria armata con qualche vantaggio ; e hauea fperan-za di romperla, quando li auuide del difòrdine de’ Corcirefi: Taiiueduto Capitano, benchc haueflè gittato a fondo più di vna naue nimica, cominciò con tal arte a ritirar-jfi > che iacea fpalla alle galee Corcirefi, fé haueifero faputo-anch’elleno fare vna hunoreuole ritirata. Ma chi dà legge al volgo intimorito ? Più che mai fi confulèro ; onde poi nella fuga perfero i Feaci tredcci naui, e buona parte delPantica gloria, che li predicaua inuincibili. I Lacedemoni ritirati eifendoii la notte in terra ferma per nftorarfi, la mattina a buon’hora contro Corcira com-