70 Della Hiftoria di Corfù. giudichi altri afua voglia. Con tale apparecchio fciolfe Nicia, generai Capitano degli A teniefi,contro di Siracu-fa, e , hauendo fatto sbarco nella Sicilia, cominciò a combattere contra ninnici con vicendeuole forte. Ma fe que- lli è in guerra,i Corcirefi non fono in pace. Nuouafedi-tione fuicitoiìì a caufa di alcuni nobili, ch’eran rimaili neirvltimo ilerminlo del loro partito, ò perche fuifero {limati pacifici, ò perche fi nafcofero a tempo dal furor popolare. Veggendo eglino allontanate le forze Ateniefi, {limarono fufl'e tempo opportuno di coniècrare mille vite alla vendetta degli vccifi amici : onde iècretamente ipedi-rono melfaggieri aJ Lacedemoni, i quali, fuicitandofi nel loro cuore Tantico defiderio di foggiogarCorcira, fecero apparecchio di potentiifima armata. I Corcirefi, foipet-tando del loro ilato, all’auuifo del grande armamento, armano alla gagliarda, e fi mettono in punto, non folo di refiilere, ma anche di opporli a gli auuerfari con forze eguali, iè arriua a tempo Timoteo con l’aiuto Ateniefe ? che affettano. Arriuò egli ; onde contro i Lacedemoni 9 cheveniuano, fimolfero; e attaccata la mifchia li ruppero , li cacciarono,con totale rouina decloro legni. Ritornarono i vittoriofi, ed eftinti affetto i nobili,co’l configlio dello ileffo T imoteo, conceflero alla Democratia > libero di ogni foipetto, il regno, e l'imperio. Combatteuano in tanto gli Ateniefi'n Sicilia, ièmpre fòccorfi dagli amici Feaci, con qualche vantaggio, il quale per la lunghezza della guerra cominciò a mancare; e debilitaronfi le forze di Atene in quell’Ifola a iègno , che Demoftene, figlio di Aciilene, preflò a cui allora era la fomma del comando, iu forzato a chieder foccorfo da’ con-