<¡ ó Della Hifìoria di Coríu non fi farebbe perfuafavna così grande riuolution di fortuna . Accorti furon gli Ateniefi,che operando da ragio-neuoli j fpedirono ambaiciatori alle Città circonuicine della Morea, alla Cefalonia, al Zante, ad Arcananea, e particolarmente a Corcira, quefta richiedendo di aiuto , quelle di confederatione : l’vno, e l’altra ottennero con faciltà j onde a cento galee proprie aggiunterò cinquanta naui Corcirefi, e altri legni de’ confederati, che formarono vna potentiifima armata, con la quale, hauendo prima prefidiato tutte le Fortezze di loro dominio, alpettauano di veder qual piega prendelfero i diiègni de’ macchinatori Corinti;. Queftì haueano in tanto molfo al loro partito tutta la Morea, dalla quale otten nero quaranta legni, bene arma-ti, e fino da Sicilia, e dall’Italia affettando aiuti, con doppia fperanza, e contro Atene, e contro Corcira, icon-uicini mari iolcauano. Non riuicì loro l’abbattere gli Ateniefi con la forza, poiché alla viffca della nimica armara fi poièro in fuga; e fe con loro noncongiurauano le fortune del mare, haurebbero prouato, che alle volte, chi vuol vendicarli, con nuoue ingiurie, che riceue, fente accreicerfi’ldefio di vendetta. La tempefta conduifo l’armata Atenieiè fino a’ lidi di Creta, oue fece preda di diece naui Leocade, e Ambrafciote, amiche de’ Corinti/, j quali aggiugnendo fdegno, afdegno, alla fine contro gli Ateniefi commoilèro tutta la Grecia, che fi lacerò da femedefimaperquarant’anni. LeartidiPerdicca, Redi Macedonia, da amico, ch’egli era, fatto auuerfario degli Ateniefi 5 le violenze de Lacedemoni, ch’entrarono a parte degl’intereifi de’ Corintij 5 le folleuationi di Samo, di Bizan-