Libro Quarto. 17p dio della terra. Vn iòldato, detto Mezentio, l’vcciíe, o Ioli vfurpò il titolo d’imperatore; ma;s’cgli è vero,che eh i fcrifceco’l coltello, di coltello periice ; fi vide chiaro ìil, l Mezentiotrucidato da’ compagni, iquali mandarono il ■ Tuo capo à Collantino quarto,figlio di Collante, che iru f Coflantinopoli dominaua. AlPauuifo della morte,e del Padre, e del tiranno, veleggiò il nuouo Cefare verfò Si-I di in,per ricuperare il corpo, ma più le ricchezze del genitore. Fù in Siracufa,e,piacendogli la ilanza,vi fi trattenne tanto, che nel fuo ritorno tu detto da’ Greci Pago nato, ò barbato ; poiché,eflèndofi da Bizantio partito fenza peli, vi ritornò con la barba. Ma ritorno non fu ilfuo,iu fuga I perpaurade’Saracini, che dentro Siracufa l’aflediarono ; I ed egli, che temea di venire in mano de’ barbari,montando su le naui, laiciò la Città, che tu fùbito da’ nimici occupata . Sono così varij ne’ loro racconti gli Storici, che io mi confondo di teflere vn filo,che Tempre dritto fi vegga. Vogliono alcuni, chedoppolafugadiCoflantino, i Corcireli, ch’erano di prefidio, non fòlo difendeflèro, e conièruaflèroSiracufa,ma, facendo flragede’Saracini, forzaflèrli à disloggiare. Altri dicono, cheCoflantino contro Mezentio lì muoueflè,e che in battaglia l’vcciiè : c altri,che mai non fu Coflantinoquarto nella Sicilia.A chi s’hà da credere?Crcda ogniuno à chi vuole,e come vuole, che nonèerefia il credere à capriccio nella fede d’hiflorie profane. Si deue ben credere, cflendocommunel’opinione degli Scrittori, che Collantino afflitto da’ Saraci-ni>che fino sù le porte di Coílantinopoli correuano, adunado il potere di tutto l’Orientc, nonfolo in Soria li ruppe* ma in mare, co’l lòccorfo de’ Corfioti, li fconfifTeiiu B b 2 modo,