L ibro Seconda. 105 aequiftafl'ero le vittorie, e la (crittura- della iècondaallu-Ileflè a gli Ateniefi, che i Corcirefi aiutarono.. Ma nello littorie di quefti ii annouerala perdita della Nobiltà,bar-Raramente trucidata ; poiché due monete furono pur an che ftampatedoppo tal fatto: vna con: la tettai di Nettuno efuo tridente nel dritto , e nel rouericio vnafruiW col detto K.<Ì>LAQN, Cor eira degli amici ;, l'altra nel dritto il capo velato della Dea Cibele fà vedere , e nel ro-jueriéiovnasférza col motto I-C/MAilN5che fuona come j quel di fopra, Cor eira degli amici. Le sferze fono in per-I petua ricordanza della barbarie del popolaglie con quel-I'; le batteua i nobili prigioneri>quando l’hebbe in mano da: I gli Ateniefi , fde"nati della fuga, che prefero.. Quefte |lono le medaglie ipettanti a quello,, che icriuo : ma per Bdare materia a’ cunofi neaggiungo altre cinque, ò flambate in Corcira, ò nelle fue Colonie ne’tempi,che corfero idoppole guerre, che nacquero perEpidamotraCorci-Brelì e Corinti/.. A Pirro ne coniàgrarono vnai Botron-Btini con l’effigie fuanel dritto, e intorno BA2IAE02 , nXPPOX, Pino Re ; e nel rouericio vn bue ginocchiato Ifopraui vna donna alata,; che con vna mano gli iìrigne vn Jcorno, conl’altraminaccia percuoterlo con vn martello,e |lelettere dicono BOT0P.QTO2 cButrontb.Y>z'\ bue nó vi I è dubio s’intenda Pirro,eper la dona ftimo fi (pieghi Corcira, che vna volta Taftriniè a fuggire; onde mi perfuado,, | che a feorno , non a gloria di Pirro fuife la medalgia fcol-pita . Ma, pel contrario,, a honore di Aleifandro figlio di Pirro, eLanaifa » vnaineliuellarono i Corcirefi ; e nel dritto moftra vn capo'di giouinecon pelle di leone,nel ro~ uerfeio vna naue, qual hà di fopraKOPKTPALQN Cor- cyren-