42 Della Hiftoria di Corfù la cedeuano al loro medefimo Duce. Più numerofi do-ueano edere i legni, mai Corinti) fi affrettarono,per non dar tempo a gli Ateniefi di mandare groflò iòccoriò, togliendo loro lacommoditàdell’apparecchio,che richiede-ua più giorni. Ma già i Corcirefi haueano in pronto cento e dicce naui fotto la prefettura di Miliade, Efmide, edEuribato, i quali, al primo auuifo della moflà de* lor nimici,fecero vela da Corciraall’Iiòla di Sibota,per affettarli . Diece foli legni de gli Ateniefi erano arriuati,quando i Corcirefi fi molfero a incontrare i Corintij ; i quali, hauendo prefo in terra vittouaglie per tre giorni, e due mila fanti amici per meglioprouedere Tarmata, a vele gonfie dal Chimerio fi partirono rifolutiifimi di combattere . Ma poi, vifte le naui di Corcira venire a loro con-tra, hebbero qualche paura, tutto che fi apparecchiaflcro alla battaglia, diuidendoi legni in tre fquadre, come appunto erano diuifi quelli de'Corcirefi. Amandeftra, a fronte de' Corcirefi, ch'erano a finiftra, fiiron porte le naui de’ Megarenfi, e Ambraicioti ; nella finiftra in faccia del corno deftro de' Feaci, ou’cran gli Ateniefi, fi fermarono i legni Corintij ; le altre fi videro quinci, e quindi fituate nel mezzo, alla rinfufa naui grolle, e galee. Si diede principio dal corno deliro de’Corintij, quale in picciol hora tu rotto inguiià da’ Feaci, che fi diede a vna difordmatiflìma fuga; e incalzato da’ Corcirefi vrtò tra’ fcogli, e buona parte de' nauigli fi ruppe. Erano in terra i padiglioni de’Corintij co’] bagaglio, la/ciato per fare più leggieri i lor legni, quìcredeuanoricuourars’ifuggi-tiui : ma i Corcirefi Iceièro, e vccis'i guardiani, taccheggiarono lo fteccato, in cui fecero groiTa preda d’oro, e di argen-