Libro T erzo. 135* l’cuidentiifimo fegno del miracolo , ò il faceflè feppelire £>t terra, ò glidaflèièpolcro dentro del mare. Alia vifta di tal miracolo niente moifo il Principe, fa condurre alta prigione 1 due Vefcou i,e da quella fa vfcire j fette ladroni, per inuiarli a’tormenti : mafe ladroni furono,*cferci-terannopiù nobile latrocinio nella caia del tiranno, a, cui frapoco ruberanno la figlia, per darla à Crifto. Poi-che,mentre fra legami auanti’l palaggio di Cercillinopaf-iàuano,furonooìferiiati dalla nobil fanciulla, la qualo chiedendo lacaufi del fupplicio dique'meichini, e in-teib non efler altra, che la fede di Giesù, fubito, dallo Spirito Santo infufa nel fuo cuore la gratia, corfe al Padre, à cui diflefè eÌTere Criftiana. Cercillino, quefto è vnbel colpo di quel Dio, che tu difegni colpire. Chi puote mutare vnSaulo in Paulo, cangia la tua Corcira.. inallieua del Paradifo; e tu hauendo da ranti fucceifi apertigli occhi non vedi? Che farai Padre? Ah noiu più Padre, fe de gli altri figli ti priuò il fulmine, dell’vni-carimafta ti priua vn lampo del Cielo! Che farai Padre? Ah Padre nò, che padre non puòeflérechicorL. Saturno fa carnificina de’ figli ? Che farai dunque barbaro fenza legge, fenzahumanità, fenza dettami della natura? Egli con parole dolci procura piegare l'animo della fanciulla; ma, veggendo vano ogni fuo tentatiuo , pafsò dalle minaccie a’ tormenti „ Fè condurre la Santa^ lòpra di vna Collina fuora della Città ( Buono augurio per la Vergine, àcui, prima della battaglia, apprefta Campidogli l’Empireo ) e qui la fece cruciare in modo , che, co'l detto delTApoftolo, potea dirfiipcttacolo di «narauigliaàglihuomini, àgli Angeli, à Dio. Mas* ella