Libro Ottauo. ' 4? 3 biliiTimo acquifto, faluandofi gli altri, quali che disfatti, pe’l fauore dell’ombre. Grande fu l’allegrezza de’ Cor-cirefì, e lì accrebbe per l’arriuo delle Galee di Francia* condotte dal Duca di Viuon, eflendo le Naui già paflato co’l Duca di Beufortverfo il Regno, c’haueabifognodi aiuto. Lefquadre Pontifìcia,e di Malta,anch’elleno com~ paruero, e già fi penfauaà qualche nobile imprefa, quando arriuò l’auuifo dellarotta de’Galli,della morte del Beu-fort, della capitulatione della Piazza,della perdita di Creta,della sfortuna de’ feguaci di Crifto. O Europa, ò Europa! A che lacerarti da te medeiìma, iè Tarmi meglio potrebbero da te impiegarfi contro colui, che con la fpa-da alla gola del continouo ti minaccia ? E come le Aquile, che fogliono fìifarfi nel Sole, alla vifta della Luna chiudono le pupille ? Se le forze de’ Criftiani, che fra loro nel preiente fecolo fi fono fuenati, s’impiegauano a’ danni de’ Turchi, Turchi più non vi farebbero, nè palmo di tcrra^ poifederebbero gl'infedeli. E pure la politica mondana, che alle volte contradice à quella del Cielo, c’ hàfatto vedere formidabili ichiere, che indirettamenteÌoccorfero gli Ottomani. La Fiandra, cinta dall’Oceano, fù bagnata da mari di fangue fedele. La Germania, la Polonia, la Dania, PVngheria, l’Inghilterra, la Suetia, la Francia, la Spagna, la Mofcouia, paefi, che adorano Crifto,quali fce-ne funefte di tragici auuenimenti non rapprcfentaro-no, per fare ipettatori gli Traci, che fi profittano dello noftre diicordie ? Non farebbe mai guerra à noi il Mau-mettano, fe noi fuflìmo in pace ; poiché la fua potenza non farebbe valeuole à refiftere al Criftianefimo vni-to, quando da fe medefimo non fi debilitafse il vigore». Il