8 2, Della Hiftoria di Corfù. mi ipigne a crederlo la nuoua guerra, crebbero con gl* Illirij, hora detti Schiauoni, da’quali furono fìretti’n modo, che non erapoifibileconferuare in Creta la guerra, e difenderfi da nimici così potenti. Era Re degTlllirij Agrone ; Principe di quefto più fu-perbo non conobbe la Grecia. Egli, aperfuafionedi Demetrio fecondo Re di Macedonia, con numerofo ftuo- 10 di caualli, e fanti fi moie contro degli Etoli,cheaffedia~ uano i Migdonij, e hauendoli fuperato, con le naui, cariche di preda, al fuo Regno fece ritorno. Ma mentrein vn folenne banchetto celebra la memoria de’ ilioi trionfi , affalito da graue dolor di fi anco pel fouerchio bere, lafcia mifèramente la vita. L’intemperanza, benchenonfia ferro, vccide ; e fenza forca, ò laccio, molti fono per la gola impiccati. Il vino, in vendetta del piede, che volle calpeftarlo nelle vue, offende il capo, e dal capo ogni male difilla. Scappò Agrone da Marte, e fiì vccifò da Bacco. Teuca fua moglie gli fuccefse nel Regno, efugli heredc/ non. meno nelle facultà, che nell’orgoglio. Coftei di genio violente, di coftumi orgogliofì, di animo crudele „ appena hauea afciugato da' fuoi occhi le lagrime, che volle far piagnere i Regni e vicini, e lontani con rapine de* fuoi legni, che fi pofero a corfeggiare. Diede ella ordine a5 fuoi,eh’ egualmente trattafsero gl'inimici, e gli amici, purché dagli vni, e dagli altri ricauafsero ricche prede. 11 danno, che fecéro glìllirij particolarmente a Corcira, che per tutta la Grecia efèrcitaua il negotio, non è credibile ; e benche contro loro fufsero fpediti molti legni non fecero effetto alcuno, per la velocità delle liburniche, iò-pra le quali natiigauano contro di ogni vno. Ma, non