270 Della Hiftoria di Corfù glio di Corcira la facoltà di eliggere i fopracomiti natiorali ; che i Corfioti non fufsero giudicati fecondo le leggi di Napoli di Romania, ma conforme à gli Statuti di Ve-netia : e per vltimo applicarono, che non fuifero caftiga-ti con fola pena pecuniaria quei, che portauano acciaio in terra ferma, per venderlo a’Turchi, ma i n oltre con tormenti corporali ; acciò la loro fedeltà non fi vedeise mac-chiataper la fellonia di alcuni pochi, nimici e del Principe, e della fede. Richiede, delle quali furono i Meiàggie-ri corteièmente compiaciuti. Poco prima di tali cole fu fatto Protopapà Timoteo Vari, e nel medefimo tempo, feguitando la Republica la guerra contro i Turchi, fegui-rono i Corcirefi le bandiere del Mocenigo con più di cento Grippi, fabbricati coioro denari, e mandarono iòlda-tefche alFeipugnatione di Strouilli, eRignaifa, per iicac-ciarne gl’infedeli, che l'haueano prefo non molto auanti. Ma per non intrometterci nel racconto di vna guerra,della quale hanno fcritto molti, e prima, e doppo Sabellico, diremo breuemente, ch'eisendo durata la rottura tra'Ve-netiani e Turchi fino al 1478, in cui fi venne alla pace, ièmpre i Corfioti,fenza ipefe del Principe, ò nel difendere le piazze, ò nelTafsalirle, la loro fedeltà, e valore moftra-rono. Segnalaronfi nel doppio aisedio, pofto da’Barbari à Scutari ; e in Lepanto trattennero lungo tempo la caduta della fortezza, benche vecchia, da fe ftefsa minacciafse rouina. E fotto Vittor Salomone Proueditore diCorfu, al ninnerò d’vndecimila, diuifi in Parga, Sopotò, e Badia, fecero coloro petti argine à vn fiume di armati,che inon-daua le loro campagne. Si conchiuiè dunque con Mau-metto la pace nelfèttantaotto, in cui hebbero i Corfioti con-