8i Egua! difficoltà, incontrava il Nani pella chiusura dei Balli di Cavarzcre riuscendo essa pericolosa, per la possibilità di altre rotte. Onde dovette riaprire i Balzi, e susseguentemente tenere aperta anche l’intcstadura di Lo reo. Per le prese di Pincara e Frassenctle, situate fra il Po e il Canal Bianco, per la rotta del Tlrtaro con un spazioso taglio nell* argine della Polesella, studiò dar sfogo a quelle acque nel Po. Molto si preoccupava il Nani della Bova di Badia, da essa dipendendo la salute intera del Polesine, e la riduceva in asciutto affinché fosse trovato il modo di chiuderla ed aprirla facilmente. Cosi dei Baiti di Cavaraere. Suggeriva infine il Nani compire la carta del Polesine, dovendo essa comprendere oltre che il corso dei finmi, l’andamento dei scoli, gli argini intermedii e le strade con le confinanti Provincie. Il Senato Veneto sempre giusto e maestoso, nelle sue deliberazioni, accoglieva con pienezza di aggradimento i consigli del Nani, manifestando la sua laude al benemerito cittadino, per l'ottimo servizio che dopo Unti altri anche in questo ultimo incontro, costantemente aveva reso alla patria. Tutti i documenti riferentesi a quest'ultimo incarico del Nani si trovano riuniti in una sola filza all’Archivio di Stato. 6