Delta pace firmata da Giacomo Nani e da Alì Bassi di Tripoli, venne sanzionata con decreto del Senato; dopo la firma del trattato, il capitano delle navi dietro invito del Bey scese a terra seguito dalle milizie, dagli equipaggi c accompagnato da tutti i Consoli, fu accolto dal Bey stesso colla massima dimostrazione di stima ed amicizia. Nel giorno 21 agosto egli lece vela con la squadra per Zantc, da dove poi fece ritorno a Venezia. Per tale impresa, che quantunque riuscita incruenta, recava benefici effetti allo Stato ed al commercio di Venezia si ebbe Giacomo Nani un decreto di amplissima lode per parte del Senato, e fu creato cavaliere di S. Marco. Nè dopo ciò restava tranquillo, il benemerito cittadino ; imperocché una importantissima memoria inviava nel novembre al Senato di indole tutta militare e marittima, avanzando diverse proposizioni che venivano accettate, quali quella che periodicamente comparissero nei porti di Algeri, Tunisi e Tripoli alcuni legni da guerra per incutere timore a quelle barbare popolazioni. Non regge certo il confronto fra le spedizioni, fatte più tardi contro Tunisi ed altri porti dall’Emo, e questa brevissima contro di Tripoli, mentre ciò dipese unicamente dalla celcritl colla quale, la pace venne conchiusa. Ad ogni modo anche in tale circostanza, il governo veneto mostrò a mio avviso, vigore nelle deliberazioni, prontezza nei militari provvedimenti, gelosa cura del-I' onore e del decoro pubblico.