E non per i soli veneziani sussisteva questo anormale stato di cose, ma tutte le potenze che sul Mediterraneo aveano interessi, si trovavano in malagevoli condizioni e infestate dai barbari corsari. Perlochè, onde liberarsi da questi attacchi, la repubblica di Venezia, come la Francia e l’Inghilterra potenze di essa ben più forti ed agguerrite, era discesa a pagare onerosi tributi per poter liberamente scorrere il mare ed esercitare il commercio. Alla fine Venezia cominciò a trattare di pace coi cantoni lino dall'anno «7S4, ponendo sempre come condizione principale ed assoluta la loro esclusione dal golfo ; e difatti dopo molteplici pratiche c maneggi segnava singoli formali trattati di pace con Algeri nel 1765, con Tunisi lo stesso anno, con Tripoli nel 1764, e col Marocco nel 1765. Mi occuperò solo in ¡specie del Trattato di pace con Tripoli e delle susseguenti vicende con quel Cantone, fino alla spedizione avvenuta nell’agosto 1766, ritenendo con ciò esaurite le esigenze di questo capitolo non senza osservare che la spedizione di Tripoli avea preludiato, le parecchie campagne contro gli Stati d’Afri-ca, effettuate da Angelo Emo e che furono la sola seria e importante preoccupazione di Venezia nei suoi ultimi anni. Deputato adunque dal governo a maneggiare e concludere la accennata pace col Cantone di Tripoli fu il nobile veneto Prospero Valmarana; inviato dal Cantone,