5» Era ardua l’impresa, c quantunque conoscessi P importanza della Commissione superiore alla personal mia insufficienza e alle convenienze domestiche pure mi sono rassegnato alla pubblica volontà, ed invocata con sommesso spirito la divina Provvidenza, affidato alle pubbliche istruzioni, senza ritardo mi sono rimesso al mare contento di vedermi ritornato nel breve giro di quattro mesi ai piedi di V. Serenità e di VV. EK. L' Ecc.mu Senato degnatosi d’accoglier con la naturai sua clemenza i deboli effetti della mia devozione, e del mio zelo, ha voluto con magnanima dimostrazione decorar le povere mie applicazioni, e il fregio illustre, di cui mi veggo onorato per spontanea sua munificenza esigerebbe che io qui rassegnassi a VV. EE. i rispettosi mici riverenti sentimenti dell’ ossequiosa mia riconoscenza, ma conoscendo difficile alla debolezza mia di rinvenire espressioni competenti al unto onore, di cui sono stato fregiato, onde manifestare i sentimenti dell’animo, confuso nelle grandi e generose dimostrazioni della Patria, mi prostro al Reggio Trono di V. Serenità offerendo succinti voti di rassegnazione e di divoto ossequio al costante proposito di diriger tatti li miei deboli pensamenti a servizio dell’ adoratissima Patria. A questo fine dovendo far parola a VV. Eli. rispetto alla loro armata navale sopra cui ho avuto P onor di servire per tanti anni, mi farò lecito di riflettere in quei soli articoli, che mi sembrano degni delle loro sovrane considerazioni, onde con le provvidenze che VV. EE. stimeranno opportune far che ciò più influiscano al pubblico miglior servizio e poi discenderò ad esporre all'Ecc."«» Senato alcune poche cose, relative alla pace coi Tripolini, che è riuscito felicemente di riannodare onde abbia a riuscire soda e durevole. Versarono le prime occupazioni mie uei due impieghi di governator di nave e in quel di Patrona nel batter Pacque pubbliche a difesa del Commercio nell’ impedir P accesso in Esse ai Pirati, che le intestano, nel prestare protezione difesa a Vascelli di Convogli, scortandoli a Smirne, a Salonicchio, e ad altre Piazze, e porti dell’ Arcipelago, e agevolando gli interessi dei mercanti e della Piazza, colla più diligente ed esatta navigazione, onde riuscissero i viaggi sicuri e solleciti.