Relazione prodotta da S. Ecc. sic. Giacomo Nani, RITORNATO DA CAPITANO DELLE NAVI (l) La .rassegnazione- dovuta alti ossequiati conimandi di S Serenità, e di VV. EE. chiama l’obbedienza di chi ha avuto 1’ onor di servirle pv r più di cinque lustri sulle pubbliche navi, a render cento di quanto egli ha potuto imperlettamente prestare per il loro leale- servino. Sarebbe ciò veramente un carico assai grave alla mia iu-sufficienza, se non giungesse opportuno a mio conforto il riflesso del generosissimo compatimento di VV. EE. che sapendo distinguere la buona volontà dei cittadini si degnano accordare dementissimo perdono agli innocenti dilTetti dei già incontrati scrvizii. Postomi sull’ esempio del padre, e del zio nella più verde età a servire la Patria in armata, senza riguardo alla numerosa fraterna, che componeva la famiglia, ed a fronte delle proprie ristrette sostanze, ho intrapreso la faticosissima, e dispendiosa carriera delle navi, dopo aver sostenuto il quadriesimo ufficio di Govcrnator di nav«.-, un comando dtll' Ecc.""' Senato mi chiamò per la seconda vol'a all* esercìzio delle stesse incombenze vedendomi in seguilo onorato del carico di Patrona, e successivamente poi di quello di Almirante, e Gover-nator di nave. Terminato il lungo faticoso periodo contava a molta fortuna l’aver potuto nella tanto difficile gii consumata carriera meritarmi il generoso compatimento dcllT.cc.'"“ Senato quando avviatati appena questi Lidi, un nuovo Sovrano ossequiato comando dell' tec““J Senato , che aveva in vina di rimettere a dovere le improprie idee della Reggcnra a Tripoli, e le illecite direzioni dei suoi armatori, quali nel sen della pace manomettevano le Venete imbarcazioni, mi risospinsc di nuovo al mare, e mi destina alle Coste d'Africa. I11 Vueeo f nrrcr di Vncnt C*-du r *K — Mi...< oncu ài l’a-do»« : Re* wio di kltuc kiiIU da (».nei Nit Itliu*. Amii-rjme c Capila!«- delle str. e Frla;ionr Jtl m»eàenmo ri- Iormalo ài Ijifiian drUr Kart /?&6 f r-.mi unatii.