Però la fortuna risparmiava al Nani, il dolore di essere testimone dell’ultima catastrofe, mentre egli affranto dal cordoglio del pensare 1’ inevitabile futura caduta della patria, potè ancora morire all’ ombra del vessillo di S. Marco, che tanto degnamente aveva nella sua lunga carriera politica, e militare, servito ed onorato. Sarebbe utile ed opportuno, poter qui ritrarre in quadro fedele le condizioni economiche, politiche di Venezia del secolo decimottavo, riferirne i costumi, far vivere gli uomini, che agirono in quel tempo. Questa sarebbe opera cospicua e proficua, e molti altri anzi v’ attesero. Più modestamente noi trattiamo della vita del Nani ; traccieremo i suoi diversi carichi sostenuti, ricorderemo i suoi studii prediletti, e i suoi scritti ; perciò si verrà da se mano mano descrivendo l’ambiente, in mezzo al quale si muoveva il Nani, e verrà sempre più manifestandosi, il suo bell’ animo candido e puro, sempre riscaldato da patrio zelo ; ahi in questo, quanto diverso, da tanti suoi concittadini della sua epoca ! Dividerò queste pagine in due parti distinte. Tratterà la prima della vita, e cioè della carriera militare politica amministrativa del Giacomo Nani, tratterrà la seconda onninamente dei suoi scritti. Sulla vita del Nani e sulle sue opere leggeva Placido Zurla che fu poi cardinale, nel patrio Ateneo li 50 Maggio 1816. Però la memoria non venne stampata, e solo la