402 signor Roux. Il signor Roux Don è un uomo ordinario. Egli ha nelle mani la forza delle tanaglie, il poter delle morse nella snodatura del braccio. Io lo vidi con questi miei occhi, piegar tra le dita, quasi molle cera, una moneta da venti franchi, e serrando il braccio ti stritola i noccioli delle pesche. Come le macchine a vapore, la sua forza va computata a cavalli, e quando e’ti metta addosso una mano, ben puoi sentir la pressione di non so che atmosfere. A Milano due buoi aggiogati non valsero a rimuoverlo dal suo sito, ed ei fu più possente de’ buoi. Solo che il signor Roux avesse voluto prestare il ministero delle sue spalle, e’ci risparmiava in Piazza la spesa, e in ¡specie la lunga opera di quella armatura, che si fabbricò, s^lvo errore, per sette mesi, e si pò-teva senz’ altro sostegno rimutar i pilastri. I-P pruove che abbiamo veduto domenica ci lasciano credere qual più strana cosa. La scena rappresenta una specie d’areua con un bel rialzo di terra nel mezzo. Cinque o sei pazienti persone in modestissima toga, sedute su quel Podio di carta, figurano il S. P. Q. R. ; un banditore, una specie d’araldo togato, annunzia, nel latino forse de’Sequnni o