299 espansivo, s’improntano di non so qual particolare loro suggello, che li disferenzia da tutti gli altri. L’ammirazione, l’entusiasmo, il semplice diletto trovano, a manifestarsi, modi ed espressioni nuovi e fuor d’ogni teatral convenzione, hanno un linguaggio più esteso, più vario; si vede in somma, o piuttosto si sente, che la gioventù, l’età regina, signora del mondo, è colà in maggioranza. Qual differenza da’freddi e misurati applausi de’ nostri teatri, a scaldarsi sì lenti! Ma per tornare al Nabucco, si sa che uno dei più bei pregii di questo spartito, che pel carattere sacro e sacerdotale, tiene assai del Morì, sono i cori, e la parte del sacerdote. Qui l’estro accese veramente il giovin compositore, e 0 sia che Israello pianga sulle proprie sciagure e a-Dio si rivolga, sia che ad esso innalzi l’afflitta speranza e gli chieda la fortezza del vincere o del soffrire, sia che ne intuoni le lodi, il sentimento religioso sempre egualmente lo i-spira ; ei si leva all’ altezza di tutti questi confetti, e magnificamente gli esprime con melodie ora gravi, ora tenere, ora sublimi, secondo i° richiede il soggetto. 11 coro e l’aria di Zaccaria, molto acconciamente e con applauso