147 quella pieghevolezza eh’ è propria solo de’ buoni ingegni, ascoltando i consigli della critica, perfezionò la maniera, diede più varietà a’ suoi frondeggi, e maggior cura alle macchiette; il Zanardini, che, se non ci fa error l’amicizia, nella Veduta della Piazzetta a chiaro di luna, e in altri tre dipinti di minor dimensione, ottenne bellissimi effetti d’acqua, di luce e di frondeggi. Il Marinoni e due gentili stranieri, il sig. Raulin di Parigi, e il sig. Ayvasovsky, presentarono quadri di paese, che furono egualmente lodati; quello dell’Ayvasovsky rappresenta una burrasca, bellissima in ispecie per un certo ingegnoso giuoco di luce. Del Borsàio non si parla; è gran tempo che abbiamo imparato ad ammirarlo, e i nuovi lavori, ripetizione d’antichi e già esaltati, gli confermarono i medesimi onori. Poiché scriviamo senza alcun ordine, come ne detta la memoria e senza esser nè meno preparati all’assunto, porremo qui, come potevamo porli tra’primi, i due quadri del Giacomelli, i quali in ristrette dimensioni mostrano non poche bellezze1 di stile, di disegno e di passione ; il grazioso quadretto dell’ Antonibon 'li Bassano, la Donna di Sorrento, che spira