7(5 destrezza. Ci fu per insili gara di cortesie, quando la seconda barchetta, in sul punto di corre lì presso a San Silvestro la prima, e mentre già ne lambiva il bordo col ferro, sospese a un tratto, per non darle a traverso, là voga, perdendo forse con l’atto cortese per tutta la corsa il vantaggio, e contentandosi così degli onori secondi. Il Canai grande presentava in tal giorno il consueto spettacolo, quando la vita e quanto in Venezia si muove, la festa, il tripudio si spargono per le sue rive, si mostrano alle adorne finestre, sul ponte, e congiungon con la folla delle barche le sponde. Le barche non furono nò in minor numero, nè meno adornè, che l’anno trascorso, e quando la dodesona, bruttissimo nome, ma bellissimo, ornatissimo legno, sul quale precedeva l’emulo, barchette il signor Conte Giovanni Correr, Podestà di Venezia, comparve, viva e romorosissimi applausi s’alzarono da tutte le parti, e ben a ragione, chè a lui tutto il merito si debbe e della nuova istituzione, e della più nuova concordia degii animi. La Compagnia de’Bizzarri, quella più caratteristica de’Chiozzotti, si mostrarono con le proprie bandiere in poppa de’loro legni, e