188 te nei momenti più drammatici sostenuta dal Coprini nella parte di Zima, e dalla Monti in quella d’ Elena. La doppia narrazione è fatta dal Coppiui con tale evidenza di gesto, che non pur ti trasfonde il pensiero, ma la passion che lo domina. Potente è 1’ espressione del volto, dell’ atto, nè per darsi forza egli esce mai della grazia e della giusta misura, che domanda la perfetta imitazione. Le sue mosse son sempre con arte di pittore e leggiadria disegnate : quand’ ei riconosce nel second’atto i figli, il teatro si rompe d’applausi. La Monti si vorrebbe un po’ più animata nella controscena ch’ella fa al marito, quando dapprima sotto le vesti contraffatte loscopre; ma ella simula con grand’arte e verità d’espressione la morte, senza nulla perdere nei movimenti della natia sua grazia; poiché con questa si nasce ed ella si riflette in ogni atto e condizione della persona. Anche la parte di Solimano, quantunque men bellg. delle altre, e rappresentata assai lodevolmente dal Barati-Ma il lato veramente debole dello spettacolo sono le danze. Si direbbe che il compositore non se ne desse nessun pensiero, o a lul sono d’impaccio, le gambe. Que’ poveri Turch'i que’ Mori, quelle schiave, s’ingegnano in tutti