252 pensiero e si assunse tutte le cure della graziosa riforma. Bellissima si trovò in ¡specie, pei 1’ eleganza e le nuove fogge delle mobiglie, pe' decoro di nuovi specchi e delle ricche cortine,!« sala del giuoco ; bello nella sua elegante semplicità il gabinetto della lettura ; come fu un’ idea tutto leggiadra que’ cristalli che chiudono l’andito ed il vestibolo, onde di là con effetto veramente teatrale la vista si prolunga sullo scalone, e nella interna sala, crescendo con tal« varietà di prospettive al luogo vaghezza. Tutti qui spirava lusso, agiatezza, o come dicon conforto, e tutto, meno pochissimi arredi, è pur fi-pera della veneta industria, che sola, con p#‘ trio pensiero, volle metter à pruova chi soprastette a’lavori, a dimostrazione ch’ella può gareggiar con ogni altra. E come abbastanza s’ ammirarono i lo0-ghi, l’ammirazione si volse a’ gentili sembianti-clic in numero non ¡scarso abbellivano di ben altri e vivi fregii le sale, e s’intrecciaron danze. E’ non fu un festin nelle forme, ma ^ esso non mancò nessun diletto de’grandi festini, e v’era nreno il caldo soffocante e la folla-