417 Corsi invano V Italia, e invan fra noi Monti frapposi e mari.... in ogni lido Meco venia lo strai, che ho fitto in petto : Mi ti fingeva amore in ogni oggettos Ahi non 'poteva io gemere Ancor da le lontano : Cercai la morte invano, Che il cielo a me negò. Quella fatale immagine Qui riveder vogl' io: Poi nel dolente addio Vicino a te morrò. — Francesca legge il libro fatale ed esclama: Funesta istoria! ogni tuo senso infonde Velen nelle mie piaghe .... Amor ti scrisse Con lo stesso suo dardo. Piena di lirica bellezza, cos1 pei modi che per le poetiche immagini, è tutta la descri» zione del sogno di lei, e ci duol veramente che la sua lunghezza, troppa alla ristrettezza di queste carte, non ci consenta di riprodurla. Come si vede, il poeta apparecchiò una splendida tela al maestro; ma non diremo che il maestro ne facesse tutto il possibile suo profitto. La musica, quantunque com’ opera di giovine lodevole, si trovò qualcosa fredda, e Vili S5