401 rappresentazioni del vero; or si domandano alla verità, alla verità nuda nelle cose e nelle persone, pia nuove e gagliarde impressioni, e prima già si videro i bestiarii, i Mansiietarii, gli Advineot, i Van Amburgh ed i Carter, che combattevano, ma non si lasciavan, peccato ! sbranar dalle fiere; ora tornano al mondo i gladiatori, i pugillatori, sotto l’onorevole nome di boxer ; siamo spettatori delle lotte, de’ ludi circensi, viviamo in piena era romana; onde non so perchè ancor ci ostiniamo a portar questo misero feltrò, che ci copre il capo,- o il paletot umanitario che ci Teste le spalle. Ma il tempo non è forse lontano, in cui ci mostreremo in Piazza, anzi nel Foro in tunica, in^toga, nel nobile paludamento de’cittadini di Roma; il volgare bandì dovrà cedere il luogo al classico ave ; i Mori diill’OFoJogio non batteran più le ore, ma le vigilie, e la campana sarà una clessidra; i giorni si noteranno per idi, none, calende, non greche, e la gente non s’inviterà più a pranzo, ma a cena. Per intanto abbiarn messo le barbe, e finché si mostrino tutte intere nude le braccia, si mostrano nudi fuor delle maniche i. polsi. E tutto questo a ragione e per effetto del Vili 26