394 ' Iute si logorano, ed ella non può morire impunemente sì spesso, e con sì vera e straziante imitazione. Mio Dio! Ella è a fronte presso che ogni sera con la morte! e noi vogliamo vederla viva e brillante. Chi, senza starle a pari, a lei più degli altri si avvicina, Sono, nella sua compagnia, il Gattinelli e il Landozzi. Il Gattinelli, ch’ebbe sempre nome di buou caratterista, è un attore esatto, intelligente, il cui talento più particolarmente si manifesta ne’graudi caratteri della buona commedia, che non ne’ridicoli o buffi delle farse. Noi 1’ abbiamo visto altre volte nel generale del Biricchino di Parigi, ed ora nel Pillet del Ricco e Povero, nella parte d’ Orléans nel cattivo dramma di Sofia Gay, la Duchessa di Chateauroux, in certi altri faceti e spiritosi, non buffi personaggi, e non avremmo saputo meglio desiderare. Ciò che in lui non è bello, son certi atti della persona ch’egli imitò dal^e-stri, che in questo veramente era poco imitabile. A lui quegli atti potevan essere perdonati, perch’ erano suoi, e pèrch’ egli era Vestri ; ma 1’ imitazione non porta seco nessuna scusa. Il Landozzi è un giovane attore, che s’è formato dell’arte un nobil concetto, é con onor la so-