196 mito, P atra cura passeggia sotto le volte clorate e gli stami immensi de’ rosoni del reale palazzo, e Margherita s’auge e martora. Le sue donne la consolano, la piaggiano fino ad attribuirle una fronte che tigne corona; ella stessa si tien per regina, e stima suo il regno de’ Paesi Bassi; ma non per questo lascia l’affanno e sospira per Egmondo: sospiro soave ! in cui il maestro adattò il canto con si fina arte alle più belle corde della Goldberg, che quella scena, tanto nella prima che nella seconda rappresentazione, levò a rumore il teatro. Bella in ispecie è la melodia della introduzione del coro, bello il lavorò dell’ orchestra, bellissima per estro e novità la cabaletta, detta anche con tutta la possibile passiotie ed espressione dalla gentile e graziosa cantante. Questo è senza contrasto il pezzo musicale più lodevole dello spartito, ed una ispirazione degna dell’ autor della Safo. Se non che io non mi farò qui a narrare filo per filo tutta la storia. La fatica sarebbe lunga e forse gittata. 11 fatto è sotto sopra quel' lo già a tutti noto, del conte Egmond Goethe, con quelle giunte, esclusioni e modifr' cazioni eh’ eran richieste dalla diversità dell'1 scena, e da altri riguardi. L’azione non ha gril"