1-70 ed è un po’ vuota nelle note di mezzo, se forse questo non fu l’effetto del timore, da cui ella fu presa, e n’aveva ben d’onde, alla prima comparsa, e del quale non seppe interamente spogliarsi neppure ieri sera. Ella fu applauditissi-ma colla Bertrand nel duetto più volte citato, e s’ammirò nel finale della parte seconda per la forza, con cui i potenti suoi acuti dominano tutta quella grandiosa massa sonora. Ella cantò con pari garbo la romanza, e ci si notarono come altrove alcuni passi molto dilicatamente eseguiti. La Bertrand, Olimene, che già si conosceva per la lode acquistatasi qui medesimo iti un minore teatro, non parve da meno, montando scene maggiori. L’aria eli’ ella cantò e con molt'arte e con brio forse maggiore, fu come a-dire il boccon ghiotto dello spartito, e il pezzo musicale che primo destasse entusiasmo. Nel resto ella non ha gran parte, ma corsie nel duetto con la Goldierg, cosi altrove i canti concertati hanno da lei gran rilievo. La parte d’Alcandro è sostenuta dal Colletti e ad essa molto son confacenti l’alta e bella persona, e la maschia e rotonda sua voce di basso-E un personaggio maestoso a vedersi in ¿scena; a’quali pregii che son da natura, ei con-