146 certi particolari differir le opinioni, non ha diversità di giudizio quanto al profondo magistero dell’arte, ed alla somma potenza del pennello, con cui fu condotta; il leggiadro dipinto del cav. Paoletti, Alfonso I. eh’ ordina uu’ o-pera a Tiziano; i finiti quadri di genere di Carlo Cannella ; le diligenti copie del Lorenzi. E presso a questi già celebri nomi, altri nuovi acquistarono maggior suono, e molti giovani ingegni ricevettero nelle opere esposte il solenne battesimo dell’artista. Chi non lodò nella bella dormente del Zona, in quella magnifica testa del Cappuccino nella tavola della pestilenza d’Jesi, quella verità delle carni, quella forza, la vita trasfusa a’colori? Chi nel miracolo di S. Genesio, bella tavola d’altare del Zatti, non ammirò la celestiale bellezza di quel tipo femminile che campeggia nel quadro, e l’armonia de’colori? o non si sentì stri-gnere il cuore alla misera scena de’ profughi di Parga, dipinta con tanta passione e buon magistero d’arte dal Gavagnin? Nell’opere di paese si distinsero il Caffi con un quadro difficilissimo per la novità dell’assunto e bellissimo nell’effetto, vogliamo dire lo spettacolo dell’eclissi; il Milani, che co»