311 XLI. Teatko Gallo in S. Benedetto. — II Don Pasquale di Donizetti (*). Questo Don Pasquale non è altra cosa che il Ser Marcantonio dell’ Anelli, un po’sfigurato: il Ser Marcantonio, senza il suo brio, il suo frizzo, senza la spiritosa scena dei travestimenti, e il coro dei Considerando. Immaginatevi che l’ordinatore della burla, 1’ uomo di mezzo, colui che aiuta i giovani ad accoccarla al vecchio, è un dottore, che in ciò non fa certo granii’ onore alla laurea, e rispetta anche meno la verisimiglianza. L’arte salutare si fa paraninfi, mezzana, discende alla ignobile parte degli Scapini e de’ Ludri, onde non si sa perchè a si bell’ ufficio 1’ autore abbia voluto condannarla nella persona del suo dottor Malatesta, quando il primo dirittaccio di piazza poteva egualmente accomodarlo. Quando voi mi presentate sulla scena un carattere, una professione, avete a di- # ' pingermeli secondo la loro natura, i vizii o le {*) Gazzetta del 6 deeembre 1843.