198 tema e la soavità della nota dell’ egregio cantante, che non potrebbe rendere in modo più conveniente la scena ed il canto. La Bertrand non fa nel nuovo spartito una certa comparsa ; si trovò la sua aria umi troppo lunga querimonia; nè più confacente le è il rimanente della sua parte. Però a scusa e del maestro e del poeta si deve notare, ch’eglino improvvisarono quasi il loro lavoro. Il Bacini che aveva con sè recato un nuovo dramma, a cui per la massima parte egli aveva anche posto con agio e grandissimo amore le note, dovette di subito, qui giunto, cambiarlo : eglj ebbe il tempo e gli eventi nemici ; es’è vero ciò che disse Molière, che le temps ne fait rien à la chose, vero è del pari, che tempo, e assai tempo, è mestieri a ben condurre le cose. Breve fu la fatica e breve dura. Ma il Duca d’Alba, se non ebbe fortuna nc’ fatti, fu almen fortunato ne’ luoghi. Il pittore gli apparecchiò un degno soggiorno. Ci ha un# amena campagna, una magnifica galleria, un» chiesa, all’ esterno bellissima a riguardarsi,e