253 XXIV. Teatro l’ Apollo. -- Compagnia Duso (*. • Venezia dà di presente un esempio di non senso, di gusto e di critica, che dovreb-essere imitato da tutte le altre città d’Ita-‘a. Da presso che due mesi il te.itro d’ Apollo ; preso quasi d’ assalto dalla folla ogni sera Mescente, la gente si rimanda, le logge si fermano in anticipazione. Or qual nuova meraviglia, quale straordinario spettacolo è cagione :i tanto entusiasmo? Egli è che il Dune ebbe Ul> gentile pensiero': ei volle ritornare in onore capolavori dell’ immortale Goldoni, e quel pensiero, che non si saprebbe abbastanza lodaci incontrò il genio e il favore del pubblico, stenco di cruciarsi e nauseare alle passioni ri-l8lde e fuor di natura, alle incongruenze ed empietà del dramma moderno. Gli Antony, le Te~ 'esc, le Caterine Howard, le Clotildi cessero lunatamente il luogo a’ (¿ualro Rusleghi, '1 Sior Todero Brontolati, alle Massere, alla (* (iuzzctta del 23 febbraio 18:13.