86 tutto ha movimento, vita, faccenda, indizii tutti di rinascènte prosperità. Quali ne sieno le cause, noi ne ammiriamo e benediciamo gli effetti. Una stelia propizia sorrise a questa antica perla dei mari ed ella or si mostra al sole più rilucente e più bella. L’autunno, la stagione più trista dell’anno, quando la città trasmigra nei campi, ned ha fortuna per modesta che sia, che non- passi almeno un dì la laguna, l’autunno che spopola le città d’ abitatori, fu qui quest’ anno brillante, lietissimo. Chi al mezzodì o in sulla sera s’ abbatteva in Piazza o in Merceria in quella calca di gente che ne tardava il cammino ; chi vedeva la folla, che strignevasi intorno alla musica banda nelle belle sere rallegrate, quando no dalla luna, dalla limpida luce del gas, il gas che come la luna ha anch’ei le varie sue fasi; chi ¡notava questo moto, questo concorso, non s’ accorgeva che tanta parte di bel mondo si fosse da’ campi invidiato: se ne poteva forse sentire, ma non se ne scorgeva il difetto. Solo che al bel mondo cittadino suppliva il forestiero, a cui scarso era il numero degli alberghi, e degli alloggi privati. La strada di ferro, come gonfio torrente, riversa ogni dì