90 mesi da gennaio ad agosto, nel 1842 se ne son fatti 19,564 meno che nel 1841, e nel 1843 il numero fu ancora minore-di 25,491, onde tra il primo e 1’ ultim’anno ha l’enorme divario di 45,055. Questi numeri sono autentici. Da ciò si vede quanta sia la ignoranza o la ingiustizia di coloro, i quali disconoscendo quanto operava sul mare, in Italia, nelle arti una città ch’ha sì glorioso passato, e non ponendo mente alle avversità degli ultimi tempi, davano, al nostro buon popolo cagione di neghittoso e indolente. E facile calunniare e aggravar la sventura : quando le occasioni si presentarono, a lui non mancò il buon volere; ei suda, s’affatica, travaglia e le mette con ardore a profitto. Ma tutto non è felicità nel progresso, e ben se ne accorge chi dee tramutare di casa. Un tempo il modesto cittadino ch’ha misurati i suoi modi, trovava ne’centrali quartieri di S. Marco albergo a sè conveniente: or egli sgombera, e dee cercarlo più lunge. Le pigioni si son messe a livello della fortuna, anzi pur delle speranze del paese, e i padroni delle case hanno invero ardite, sterminate speranze ! Le stesse abitazioni, anche nelle classi mezzane,