213 passione e terrore com’ è ufficio della tragedia, ma sì paura ed orrore; o ella è tranquilla ed allegra, e vi stringe il cuore, non vi muove per nulla al riso, quindi non è nè meno acconcia per la commedia; nell’un caso e nell’altro l’ uomo, per quanto il compensiate con altre eminenti qualità d’ animo o di condizione, ne perde dignità, nobiltà, ed è, questo un triste spettacolo, che offende ognuno nella propria natura, e per ciò non si tollera o si dispetta: sicché rivolgetela come volete, i pazzi, almeno in teatro, non son buoni propriamente a nulla, ed io, come quell’ autore, vi consiglio a lasciarli e intrattenerci con qualche cosa di meno lugubre. Ma ecco eh’ io v’ ho parlato di tutto, fuorché della Nina, e il mio articolo v’avrà fatto forse l’effetto della nanna. Perdono ! ora mi sbrigo in due parole. La Nina del Coppola fu dunque posta in iscena giovedì serà, sostenuta dalla gentile e brava nostra concittadina, la Ba-rozzi Beltramì, dal tenore Milesi, da un sig. Silingardi, come basso, e dallo Scheggi una seconda volta dottore, non però questa, come l’altra, approvato, a pieni voti e con lode, seconderà la formola antica. Ogni uomo e ogni donna