175 quale entusiasmo. Il secondo ha meno pezzi musicali, e non sostennero la pruova dei primi se non un duetto ira la Goldberg e il Colletti, l’aria con intreccio dei cori del tenore, il Devili, il pezzo più magistrale forse dell’opera, e dal cantante assai lodevolmente eseguito, ed il finale di grande e piuttosto rumoroso lavoro. Chi lesse il libro ci trovò molti bei versi, pensieri e linguaggio poetico, opera insomma d’un giovane ingegno non comune: per le quali cose maestro, poeta, cantanti e lino a’ cori furono festeggiati e domandati, non so quante volte, sul palco. L’ orchestra non partecipò a questi onori; ella stette ferma ne’suoi scanni, quantunque minor lode non meritasse. Il maestro, dopo la rappresentazione, quasi trionfatore al Campidòglio, fu accompagnato a casa, a lume di torchi e a suon d’ ¡strumenti. Oh ! perchè d’o-nor non si vive, ed esso non è porta ognora ‘dia fortuna?