405 manifestò in modo abbastanza chiaro la propria sorpresa, e la lotta cominciò pel gigaute con ben tristi auspicii. Ei piegò dapprima il ginocchio, poi fu posto, come a dire, un tantino a sedere, inSue, come che fosse, il piccolo si tolse quel leggier fardelletto in ispalla, e lo mandò di tutta l’altezza a gambe levate per terra. A quella solenne caduta, a quella stramazzata profonda, che rovesciava tutte le leggi della natura, che vuol che il piccolo soggiaccia al grande, e il pesce grosso mangi il minuto, il pubblico non potè più star nella pelle; gli par-' vero scarse agli applausi le mani e le voci ; nomini e donne, coinè a’bei di della Pasta, o negl’ingressi trionfali, trassero e agitarono i fazzoletti, e richiamarono non so quante volte il vincjtor nell’arena. Qui per intermezzo, e come per ricrearsi della fatica, il sig. Roux fece una partita di pugni con l’Inglese sopralodato. Alcuni ne diede, altri ne ricevette ; molti se ne pararono. L’ultimo lo ricettò tutto intero in mezzo al mostaccio; barcollò, diede indietro, ma si rivalse, menandone un altro di così santa ragione, che il Britanno andò un’altra volta a trovar il terreno, spettacolo edificante! quasi fuor de’ lumini.