18:3 Il popolo che scaccia il tiranno 1’ accompagna con la seguente imprecazione: Vanne e suoni tua fatua, esecrata Fino all' ultimo lido del mondo, Solca V onda novello pirata, Torna il sangue fraterno a versar Dove il mare più mugge profondo Già la folgor di Dio ti'travolve, Perchè il vento V iniqua tua polve Mai non possa alla terra recar. Ed intanto che il popolo cosi lo punisce, la sempre amorosa Giovanna, che sola, nel comune abbandono, gli rimane fedele, lo consola con questi veramente teneri voti: Oh lasciate, lasciate che seco lo l’ esiglio divida ed il pianto, Mi fia caro ogni scoglio, ogni speco Se m’ è dato al suo fianco restar. Se alla polve potrà del consorte la mia polve posarsi d’accanto, Sarà dolce il suo letto di morte ISegli abissi più cupi del mar. Il Peruzzini ha certo ingegno e linguaggio poetici; quanto al genio drammatico sa-