270 XXX. Accademia della Società Apollinea ì*1. Si direbbe che un nume avverso, stil classico, presedesse agli spettacoli della Società A-polliuea. Quand’ella dà fuori i suoi annonzii, è come se gittasse il guanto agli elementi; ü mette in guerra tra loro e con lei : i trattenimenti delle sue sale sono il segnale d’un cataclismo nella natura. Il freddo, il vento, la pioggia, il mar che uscito dalla sua sponda impediva ag-li uomini il passo e il tragitti} alle gondole, avversarono il suo primo festino; domenica sera il cielo in tempesta rinnovò le sue collere per mandar a male la grand’ accademia, che la gentil Società suol dar tutti gli anni; e quasi ciò non bastasse, la febbre scoccò improvvisa l’acuto suo strale nel sen della Lotte, onde alla festa mancò la reina. Per niente la cometa non ¡strascina la tremenda spa corla pel firmamento: la cometa, che, infanta luci’ un tempo a’ tiranni, ora splenite infausta alle innocenti accademie soltanto ! K ciò non pei-' (*) Gazzetta del 29 marzo 184:5.