298 miserando veglio! L’ombra son io del re, che avevano sì gran potere sul labbro di Badiali, sul suo si notano appena e passano senz’ onore. Il Collini ebbe però molti applausi la prima sera, più n’ ebbe la seconda. Abigaille, mutando luogo, perdette anch’ella qualcosa di quell’aria fiera e marziale di cui qui si faceva sì bella. Ella sente, nel prim’ atto, come il peso delle sue armi ; la sua ironia è meno pungente; i suoi rimproveri sod meno amari ; meno impetuosa l’agita la fiamma dell’ amor suo; laonde il pubblico si tenne a suo riguardo a tutta prima in qualche freddezza; e già abbandonava la giovinetta cantante; altrove volgeva il pensiero e il desiderio, ardendo co’voti al nume non ancora presente gl’ incensi. Ma 1’ Hallez non ne smarrì il coraggio; e com’uom che luogo e tempo aspetta, l’attese all’ aria del second’ atto, eh’ ella cantò veramente con ogni espressione, co’più bei modi di canto; in guisa che la freddezza si volse nel più caldo entusiasmo, e qui e nel rimanente della sua parte ebbe applausi strepitosi e o-gnora crescenti. Gli applausi di Padova non somigliano agli applausi d’ogni paese. Essi hanno in sè qualche cosa di più lieto, vivace,