16 sa esser brutto come l’accidia; l’età matura in cui altri è ancor verde, l’età avanzata, quan-d’ahime! si torna in tutto sì indietro. Quali de>-nominazioni antilogiche ! Queste diverse età furono diversamente valutate, riguardo specialmente alle donne. Una regina, di cui non mi ricorda più il nome, ordina che a trent’ anni sia la stagione, in cui le donne cambino il titolo di belle in buone. Il signor di Balzac s’ è fatto innanzi a guastar la ballata, e a confonder le idee : ei dimostra che a quell’età le donne hanno ad essere belle e buone ad un tempo. La voga eh’ ottenne la teoria del celebre romanziere fu cagione di non so quante disgrazie di poveri scrittorelli. i quali, immaginandosi che la riuscita avesse ad essere in ragione diretta degli anni, crearono e misero al mondi! una coorte di belle, che non si spaventavano de’cinquanta, e si lasciavano adorare a’sessan-t’ aniii, sotto lo specioso pretesto che dopo la terza, le decine son tutte eguali. Yentinove e un sessanta. Cosa, però singolare, che mentre per la donna s’allungava la scala della gioventù, della bellezza e della potenza, spietatamente ¡a si