229 vero Doge, confinato in sui scanni, e ridotto ad implorare il soccorso, quantunque valido 1 del Mares, del Tonassi, e del Mariorali, a non essere fulminato prima del fatale decreto ! Ben è verò che la prima sera s’è applaudito il duetto fra’due bassi, il Balzar, il Doge, e il Costantini, Israele, e che la Boldrini, che sostiene le parti di prima donna, fu ridomandata dopo la sua aria del terz’ atto fino a due volte, perchè queste eose talora si vedono ; ma si fece a mal giuoco buon viso, e s’intese con ciò piuttosto d’incoraggiare, che di rimeritare. Vuole però giustizia che si dica che il Balzar rappresentò domenica sera con molta verità ed e-spressione 1’ ultima scena, che in meno infelici congiunture avrebbe fatto un qualche effetto. Avvezzatici un po’ alle singolarità del fatto, il ballo si gusta ógni sera con crescente e diletto, per merito principalmente delle danzo ed’alcune graziose danzanti, fra le seconde, che male non sosterrebbero il paragone di qualche prima. Domenica sera il Brettin con la Flora Fabbre, danzò un nuovo passo a due, che fu assai accetto e applaudito. La Fabbro non è una ballerina di prima forza, nè si da nè meno per tale ; ma per quello eh’ ella è, fa le sue parti