■246 mostrano par l’imperizia di chi è nuovo nel-l’arte ; però se si debbono perdonare i seguenti : M’ha la fe' cotei tradita fc. Un ferro saprò immergerti hi. quel bugiardo core ec. Io ti potrei distruggere Con un sol detto adesso Schiacciarmi il cuore dorrà il tuo piede ÀI carnefice d’amore Vanne indegno a favellar ; altrove ha qualche verso, che non manca d’ un certo pregio. Per esempio Maria si lagna di dover abbandonare Fabiani, ed esclama : Oh mio Fabiani, Vano è il mio pianto, i sospir mieison ratti ! Come naufrago che V onda Ila tracollo nel suo corso, Per più duol tede la sponda Che raggiungere non può, ec. e più sotto : Alliion superba, astringimi AlV abbonito Imene ; Ma il cor, che balle libero, Tue leggi non arra.