•30 Noi non intendiamo di parlare se non di coloro, che sono giuntati nelle loro sostanze. E nel vero, e’ non ci sono che i disperati od arsi a denari, i quali sieno in salvo da ogni ruberia, e per tale rispetto ben si può dire che 1’ esser rubato non è privilegio di tutti. Destare iu altri la voglia, la tentazione o la cupidigia, aver in una parola i mezzi d’ essere derubato, ò già un principio di felicità, alla quale sentenza noi faremo seguir 1’ altra, per quanto ella possa sembrare ardita a certi animi troppo timidi od avari, che noi non siam meglio serviti, che da coloro che ci furauo. Un zelante amico recava ad un tale la pruova di molte infedeltà, commesse dal suo fattore. Costui si fa ricco, e’gli diceva, a vostre spese, e pone le unghie su tutto. — Il so, 1’ altro rispose. — Il sapete e lo tollerate ? — Del miglior senno. In dieci anni eh’ io tolsi a’ miei servigii questo gaglioffo di fattore, io meno la più allegra e sontuosa vita, e la mia rendita basta alle mie magnificenze. E’ sa che fino a un certo punto io son misurato, e che non esaminerò i suoi conti, quando mi resti intatto il capitale, ed ei s’ acconcia in modo