221 all’ altro vedete muoversi tutta la gran massa danzante, e ne aspettate qualche nuovo disegno, qualche bell’intreccio di figure e di gruppi: signor no, quel movimento è fatto perchè i putti o le ballerine eli’ erano al piano salgano su tre gradini d’ uno stendale eh’è da un lato, o sovr’ una specie di rialto o gradinata eh’ è posta dall’ altro senza che se ne vegga lo imperché, quando non sia pel semplice diletto di scendere e montare. Queste salite e discese sono continue e senza tregua, peggio che quelle della fortuna, e quando non si sale o si scende, si corre, onde quella ga-loppe che si credeva trovata a’nostri giorni soltanto, qui si vede già in uso sino dai tempi di Carlona agno ed è ballata fino da’contadini. Nel primo ballabile e nell’ ultimo v' è però qualche gruppo discreto e qualche bel quadro eseguito come tutte le danze con grazie dalle ballerine, e in generale da tutto il corpo di ballo, eh’ è uno forse dei migliori. Nell’ azione ha una bella parte il Coprini, che la sostiene anche con molta verità e convenienza, senza tempestar troppo colle braccia e co’ piedi, com’ è costume de’ mimi volgari che s’aiutano cori la forza delle calcagna,