‘248 gnevano una bella speranza, il vostro giudizio sentenziava una vocazione, decideva d’ un avvenire. Il pubblico sempre umano e gentile ben conobbe la gravità di tal condizione ; e come, pallido e tremebondo, pentito forse in suo cuore dell’ ardito pensiero che lo metteva a tale cimento', il giovili maestro mosse al suo posto, lo esortò a pigliar animo e confortò cogli applausi più fragorosi e incessanti. Ma ecco la fatai tela si leva : la compassione e la indulgenza ora tacciono, e l’ingegno del maestro è alle prese con la intelligenza e il potente criterio del pubblico. S’ascolta in profondo silenzio l’introduzione, in cui hanno parte i cori c V altro basso il Heùussini, nel personaggio del fiero ambnsciadore spagnuolo, e già alciwie felici armonie, una certa vivacità d’ ¡strumentazione cominciano a disporre gli animi favorevolmente, finché di mano in mano scaldandosi, e scossi dal facile ma leggiadro motivo della cabaletta, prorompono in voci e suoni di plauso. E ben n’ era tempo, cliè il pubblico, tenuto sì a lungo in freno dalla freddezza degli anteriori spettacoli, aveva uopo di espandersi, e ne colse assai volontieri la prima occasione.