140 pili giocondo od ameno di questa superba Piazzetta, su cui altre lampane non ¡sfavillano che quelle sublimi del cielo, che ti consola con la soave orezza e la vista del mare; in cui la Repubblica sopravvive ancora nelle sue insegne, colil in alto, con Todero e Marco, qui abbasso nelle patriarcali semate ? Questo torto, questo ingiusto abbandono domandano sodisfazione, riparo. Griderò, strillerò; anch’io son caffettiere e saprallo il mondo per forza. Cosi disse, e da quell’ ora un fatale rivolgimento operossi ne’costumi della Piazzetta. La sicurezza dei cittadiui ne fu violata, e quel luogo di tranquilli passeggi e diporti s’ è di subito mutato in un valico infido di sorprese, di spaventi ed agguati. Ecco, voi siete filosofo, poeta o semplicemente un ainator fortunato o sfortunato, non monta; libero, senza sospetto inseguite là in mezzo i vostr’ idoli, i vostri fantasmi, quando d’improvviso quella vostra quiete è turbata : il fracasso d’ una sedia o d’ un tavolino, che s’ agita e minaccia di cadervi sui piedi, vi scuote e v’arresta, intanto che tra spaventato e stordito una voce stentorea, più voci ad un tempo, v’intuonano all’orecchio: semata in ghiaccio, caffè, sorbetto. Perfetta semata, si-