374 quel cauto sì perito e diverso da quello che ordinariamente si sente, e l’aveva accolta un po’ freddamente, s’ andò per gradi così scaldando, eli’ all’ arta in fine fu preso da vero entusiasmo, il quale andò ogni sera crescendo, poi che la timida e incerta esordiente da quelle liete e onorevoli prime accoglienze trasse cagione di maggior auimo e sicurezza. Questa nostra opinione ò l’opinione di tutti, se forse taluno in lei non desidererebbe maggior forza di voce ne’ ripieni, ed una pronunzia più chiara, il che uon ò per altro più suo difetto che di quasi tutti i soprani. Con la tichrickel canta il giovine basso Torri, com’essa ei pur presso che nuovo della scena, e com’essa sbigottito di quella fatai novità. Egli ha doni bellissimi; una voce intonata, piena e soave, una bella e leggiadra presenza : per principiante, la sua azione è abbastanza acconcia e disinvolta, o si farà anche più, perch’ ei mostra e buon volere ed ingeguo. Egli cantò il duetto con la donna, e più ancora la sua aria, con bei modi e molto artifizio, ed il pubblico gli fece grau festa. L’opera si ristringe a questi due attori soltanto: si provò un primo, un secondo, un