‘258 gano un po’ all’oscuro, e quindi perde alquanto la vivezza del quadro. In quest’ atto danzano pure un quartetto il BrtUin, la Fabbre, la Coppini e la Bavaglia. La Faibre guadagna ogni sera alla bella scuola del suo compagno, in grazia, in brio, in giustezza di misura e di equilibrio, e fa alcuni passi veramente gentili. La Coppini, che- si distingue tra le seconde per non so quale sua grazia d’atti e leggiadria della persona, ha qui pur lode per alcuni passi eseguiti con molta precisione nel suo a solo ; come la Bavaglia per molto brio ed ardire delle sue giravolte. Il Breltin poi è classe a parte, classe unica, è quanto si può vedere di più perfetto in ritmo, in brio, in forza, in bellezza di danza. Xe’passi più arditi, nelle doppie e triple capriole, ne’salti indietro, innanzi, dai lati, ne’ vorticosi suoi giri, e’ non perde un istante nè la grazia nò 1’ equilibrio, egli è padrone d’ ogni suo movimento, e quando dopo le più involute piroette assai sarebbe.se voi iltrovaste ancora in pie’ stante, e’ vi mostra eh’ è nulla e eli’ appena ha d’uopo d’ un piede, arrestandosi nella più leggiadra e varia attitudine. Così ei danza nel quartetto, e così con pari lena, insiem