3-29 sè. E condannata al misero personaggio di una specie di rompicapo domestico, al personaggio della moglie gelosa, la più gran seccatura di quante sono le seccature terrene, ed ella non ha altra faccenda, che di turbare o perseguitare gli amori di quel meschino soldano, a cui vorrebbe persuader eh’ egli ha torto a metterle innanzi un’ altra più bella e specialmente più giovane di lei, quando queste cose le permette si largamente Maometto. In vero, questa Idamé è' assai poco saracina, è uu po’ troppo europea. Il Coprini sostiene la parte di Maometto con naturalezza e dignità, i suoi gesti son misurati ed acconci, e il Diani in quella d’Ismaele, la Scannar/atti, comunque suoni il nome, in quella dell’ amorosa, adoperarono con intelligenza, quantunque non abbiano un difficilissimo assunto. In mezzo alle danze del prim’ atto ha luogo un terzetto fra la Groll, la Chiesa e il Rosati. La Groll, che fu sempre graziosa, è qui graziosissima, e fa nuovi passi cosi vaghi e piacevoli a vedersi per una certa semplicità di disegno, che per la somma esattezza e misura, con cui li batte a terra ed in alto. La Chiesa 6 della nuova scuola pur ella, scuola che mira